Responsabile Tutela Minore, Safeguarding

In conformità con il Dlgs 39/2021 sull’introduzione di modelli obbligatori per la tutela dei minori e la prevenzione delle molestie nelle associazioni e società sportive, con adeguamento entro la metà del 2024, a tutela dei minori e per prevenire la violenza e le discriminazioni nel mondo dello sport, le nuove disposizioni legislative richiedono alle società e associazioni sportive di adottare modelli organizzativi specifici.

Con l’introduzione dell’obbligo di redigere le linee guida per la predisposizione dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra discriminazione,

viene nominata la Dott. Tiziana Guarna, safeguarding@ladididanza.it, come Responsabile Tutela Minore, Safeguarding per Ladididanza SRL SSD.

Per garantire un ambiente accogliente e rispettoso, la policy richiede elevati standard di onestà, moralità e competenza a chi lavora con i minori, oltre a qualifiche sportive e gestionaliadeguate e seguire una formazione continua incentrata su consapevolezza, rispetto, educazione ed etica, per proteggere i minori da ogni forma di abuso.

Diritti e doveri

  1. A tutti i tesserati e le tesserate sono riconosciuti i diritti fondamentali:
    • a un trattamento dignitoso e rispettoso in ogni rapporto, contesto e situazione in ambito associativo;
    • alla tutela da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva;
    • a che la salute e il benessere psico-fisico siano garantiti come prevalenti rispetto a ogni risultato sportivo.
  2. Coloro che prendono parte, a qualsiasi titolo e in qualsiasi funzione e/o ruolo, all’attività sportiva, in forma diretta o indiretta, sono tenuti a rispettare tutte le diposizioni e le prescrizioni a tutela degli indicati diritti dei tesserati e delle tesserate.


Modello Organizzativo di Gestione e Controllo dell’Attività Sportiva della 
LADIDIDANZA SRL SSD

PREMESSA

Il presente Modello Organizzativo di Gestione e Controllo dell’Attività Sportiva (di seguito MOGCAS) è stato redatto dalla LADIDIDANZA SRL SSD (di seguito LADIDIDANZA), in conformità alle disposizioni previste dal D. Lgs. 39/2021, dal D. Lgs. 36/2021, e dei codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere edi ogni altra condizione di discriminazione” pubblicate il 31.8.2023 sul sito istituzionale CSAIN a cui LADIDIDANZA è affiliata. Tale modello ha lo scopo di garantire la tutela dei diritti fondamentali di tutti i suoi Soci e Tesserati le sue Socie e Tesserate (di seguito, per brevità nel rispetto di genere, Soc/Tes), con particolare attenzione ai minorenni e alle persone vulnerabili, e di prevenire ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e discriminazione.

 In conformità a quanto stabilito dall’art. 16 del D. Lgs. 39/2021, LADIDIDANZA si impegna a creare un ambiente sportivo sicuro e inclusivo, dove la dignità, l’uguaglianza e il rispetto delle diversità siano valori fondanti, così come sancito nel suo Statuto. Il presente MOGCAS riflette l’adesione della  LADIDIDANZA ai principi fondamentali emanati dagli organismi sportivi a cui è affiliata, integrando le direttive per la prevenzione e gestione dei rischi connessi all’attività sportiva, in particolare per quanto riguarda la protezione dei minori, e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione prevista dal D. Lgs 198/2006 o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.

 Il MOGCAS ha una validità quadriennale, ma sarà aggiornato ogniqualvolta necessario per recepire modifiche legislative o nuove indicazioni e migliori pratiche in materia fornite dagli organismi sportivi a cui LADIDIDANZA  è affiliata, mantenendo sempre elevati standard di sicurezza e integrità all’interno della società. Questo documento, oltre a definire le modalità di prevenzione dei rischi, stabilisce le procedure per la gestione delle segnalazioni e l’applicazione di sanzioni in caso di comportamenti lesivi dei diritti di Soc/Tes. È inoltre previsto un sistema di formazione per dirigenti, tecnici e collaboratori, volto a garantire la piena consapevolezza e applicazione delle politiche di safeguarding, che identificano tutte le misure e le politiche adottate per proteggere i minorenni e le persone vulnerabili da abusi, molestie, violenze e discriminazioni di ogni genere. 

LADIDIDANZA, consapevole della propria responsabilità, ha nominato un Responsabile Safeguarding, incaricato di vigilare sull’attuazione e aggiornamento del MOGCAS e di gestire eventuali segnalazioni di abusi, molestie, violenze o discriminazioni. Questo responsabile agirà in piena autonomia e indipendenza, assicurando che tutte le informazioni rilevanti siano trattate con la massima riservatezza e nel rispetto della privacy delle persone coinvolte. 

Il presente documento sarà pubblicato sul sito web www.ladididanza.it , affisso presso la sede e comunicato a tutti i Soc/Tes, collaboratori e collaboratrici. LADIDIDANZA si impegna inoltre a mantenere canali di comunicazione chiari e accessibili per consentire la segnalazione tempestiva di qualsiasi comportamento che possa compromettere l’integrità fisica e morale dei Soc/Tes. 

L’adozione di questo Modello Organizzativo di Gestione e Controllo dell’Attività Sportiva (MOGCAS) rappresenta un atto fondamentale per garantire che l’attività sportiva svolta presso LADIDIDANZA sia conforme ai più elevati standard di sicurezza e rispetto dei diritti umani, contribuendo così alla promozione di uno sport etico e inclusivo, stabilendo i diritti fondamentali e i doveri di Soc/Tes, e garantendo un ambiente sportivo sicuro, inclusivo e rispettoso, in conformità con le normative vigenti e le linee guida degli organismi sportivi a cui LADIDIDANZA è affiliata. 

Articolo 1 – Finalità 1.

1. Il presente documento regolamenta e disciplina gli strumenti per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale ovvero per le ragioni di cui al D.lgs. n. 198/2006 attuati in danno di Soc/Tes, specie se minorenni e/o vulnerabili, nell’ambito della LADIDIDANZA. 

2. Le norme e le previsioni contenute nel presente regolamento richiamano e sono conformi alle Linee Guida adottate dallo CSAIN, attualmente in vigore e costituiscono l’insieme delle regole di condotta a cui tutti i componenti della società sono tenuti ad uniformarsi al fine di: 

a. promuovere il diritto di Soc/Tes ad essere tutelati da ogni forma di abuso, molestia, violenza o discriminazione; 

b. promuovere una cultura e un ambiente inclusivi che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di Soc/Tes, specie se minorenni e/o vulnerabili, e garantiscano l’uguaglianza e l’equità, nonché tutelino le diversità; 

c. rendere consapevoli i Soc/Tes in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità; 

d. individuare e attuare adeguate misure, procedure e politiche di safeguarding volte a ridurre i rischi di condotte lesive dei diritti, specie nei confronti di Soc/Tes minorenni e/o vulnerabili; 

e. provvedere alla gestione tempestiva, efficace e riservata delle segnalazioni di fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e tutela dei segnalanti; 

f. informare i Soc/Tes, anche minorenni e/o vulnerabili, sulle misure e procedure di prevenzione e contrasto ai fenomeni di abuso, molestia, violenza e discriminazione e, in particolar modo, sulle procedure per la segnalazione degli stessi;

g. incentivare la partecipazione dei componenti della società alle iniziative organizzate dagli organismi sportivi a cui LADIDIDANZA è affiliata, e non solo, nell’ambito delle politiche di safeguarding; 

h. garantire il coinvolgimento di tutti coloro che partecipano con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva nell’attuazione delle misure, procedure e politiche di safeguarding della LADIDIDANZA

Articolo 2 – Ambito di Applicazione

1. I soggetti tenuti al rispetto del presente documento (MOGCAS) sono: 

a. tutti i Soc/Tes della LADIDIDANZA ;

 b. tutti coloro che intrattengono rapporti di lavoro o volontariato con LADIDIDANZA; 

c. tutti coloro che, a qualsiasi titolo, intrattengono rapporti con LADIDIDANZA. 

2. Il presente MOGCAS si applica a tutte le attività sportive, formative e ricreative organizzate o gestite da LADIDIDANZA , sia all’interno che all’esterno delle sue strutture, includendo anche trasferte, eventi sociali e manifestazioni di qualsiasi tipo. 

3. Il MOGCAS è valido per ogni contesto in cui LADIDIDANZA sia direttamente o indirettamente coinvolta, e per ogni situazione in cui i Soc/Tes, collaboratori o volontari operino sotto il nome o per conto di LADIDIDANZA .

 4. LADIDIDANZA garantisce che il Modello di Controllo e Gestione venga adeguatamente comunicato a tutti i soggetti coinvolti e applicato con rigore in ogni circostanza, nel rispetto delle Linee Guida emanate dagli organismi sportivi a cui LADIDIDANZA è affiliata. 

Articolo 3 – Norme di Condotta

È onere di LADIDIDANZA strutturarsi in modo tale da dare attuazione alle finalità indicate all’art. 1, uniformando i propri comportamenti alle norme di condotta di seguito indicate, nei limiti delle competenze e dei mezzi della società. 

  1. Assicurare un ambiente ispirato a principi di uguaglianza e di tutela della libertà, della dignità e dell’inviolabilità della persona, adottando le seguenti azioni concrete: LADIDIDANZA srl ssd– Modello Organizzativo di Gestione e Controllo dell’Attività Sportiva MOGCAS 
  2. predisporre turni di allenamento che tengano conto delle esigenze individuali di Soc/Tes, evitando discriminazioni basate su sesso, etnia, appartenenza culturale, disabilità o altre caratteristiche protette; 
  3. organizzare le attività sportive in modo da garantire pari opportunità a tutti i Soc/Tes, con particolare attenzione all’inclusione di minorenni e/o persone vulnerabili appartenenti a categorie svantaggiate; 
  4. promuovere l’equa suddivisione di Soc/Tes in gruppi di allenamento, assicurando che ogni gruppo rifletta la diversità presente all’interno della società  e favorisca l’inclusione. 
  5. Riservare ad ogni Soc/Tes attenzione, impegno e rispetto, senza distinzioni di età, etnia, condizione sociale, opinione politica, convinzione religiosa, genere, orientamento sessuale, disabilità e altro, attraverso le seguenti azioni specifiche: 

• imporre regole di condotta ai tecnici volte a garantire che ciascun Soc/Tes sia adeguatamente seguito nello svolgimento dell’attività sportiva, evitando qualsiasi forma di discriminazione; 

• assicurare la presenza di un numero adeguato di tecnici in relazione alla composizione di ciascun gruppo di Soc/Tes, atta a garantire un’attenzione sufficiente per ciascun partecipante; 

• esigere da tecnici, atleti e dirigenti l’uso di un linguaggio non discriminatorio, educato, promuovendo un ambiente di rispetto reciproco e inclusione durante tutte le attività della società. 

  • Far svolgere l’attività sportiva nel rispetto dello sviluppo fisico, sportivo ed emotivo dei partecipanti, tenendo in considerazione anche interessi e bisogni di ciascun Soc/Tes, attraverso le seguenti azioni specifiche: 

• ascoltare attivamente i minorenni e/o vulnerabili per comprendere le loro ambizioni e desideri in ambito sportivo, assicurando che la programmazione delle attività risponda alle loro aspirazioni e capacità; 

• personalizzare i percorsi di allenamento e la partecipazione alle competizioni in modo da rispettare i limiti fisici ed emotivi di ogni Soc/Tes, garantendo un ambiente sicuro e positivo per il loro sviluppo; 

• monitorare regolarmente il benessere emotivo e fisico dei Soc/Tes, in particolare dei minorenni e/o vulnerabili, identificando tempestivamente eventuali segnali di disagio o stress, e adottare le misure necessarie per il loro supporto; 

• coinvolgere i genitori e/o i tutori legali dei minorenni e/o vulnerabili nel processo decisionale riguardante la partecipazione dei loro figli alle attività sportive, per garantire che ogni decisione sia presa nel miglior interesse del minorenne e/o vulnerabile. 

  • Prestare la dovuta attenzione ad eventuali situazioni di disagio, anche derivanti da disturbi dell’alimentazione, percepiti o conosciuti anche indirettamente, con particolare attenzione a circostanze che riguardino i minorenni e/o vulnerabili, attraverso le seguenti azioni specifiche: 


• affiancare ai tecnici, se possibile, figure professionali specializzate, come psicologi o consulenti, che possano supportare i Soc/Tes nel riconoscere e affrontare eventuali disagi emotivi o alimentari; 

• prevedere durante gli allenamenti la presenza di figure di riferimento, affiancate al tecnico, delegate a indagare il comportamento di Soc/Tes, soprattutto nei confronti dei minorenni e/o vulnerabili, per identificare tempestivamente segnali di disagio; 

• implementare programmi di educazione alimentare, specificamente rivolti ai minorenni e/o vulnerabili, per sensibilizzare sull’importanza di un’alimentazione equilibrata e favorire un rapporto sano con il cibo; 

• individuare tra i dirigenti e/o tecnici una o più figure di riferimento, con competenze specifiche per dialogare con i Soc/Tes, specialmente minorenni e/o vulnerabili, al fine di scoprire e affrontare precocemente segni di malessere o disagio.

  • Segnalare, senza indugio, ogni circostanza di interesse agli esercenti la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero ai soggetti preposti alla vigilanza, attraverso le seguenti azioni specifiche: 


• identificare chiaramente il soggetto responsabile della segnalazione all’interno della società, garantendo che ogni caso di potenziale rischio o disagio venga comunicato tempestivamente alle figure genitoriali o tutorie; 
• definire con precisione le situazioni di interesse che richiedono una segnalazione, sia che riguardino aspetti sportivi, come assenze non giustificate da allenamenti o gare, sia che siano legati a questioni extra-sportive, come cambiamenti comportamentali o segnali di disagio emotivo;
 • stabilire un protocollo per la segnalazione immediata ai genitori o tutori legali di ogni assenza non giustificata da parte di minorenni e/o vulnerabili dalle attività programmate, in modo da garantire che ogni mancanza sia adeguatamente monitorata e affrontata; 
• prevedere possibili incontri periodici con i genitori o i tutori dei Soc/Tes minorenni e/o vulnerabili per discutere di eventuali problematiche emerse e condividere le azioni migliorative intraprese. 

f. Confrontarsi con il Responsabile delle Politiche di Safeguarding nominato dall’Associazione ove si abbia il sospetto circa il compimento di condotte rilevanti ai sensi del presente documento. 

g. Attuare idonee iniziative volte al contrasto dei fenomeni di abuso, molestia, violenza e discriminazione adottando i seguenti comportamenti, specifici per le situazioni che possono verificarsi all’interno dell’Associazione: 

• imporre ai tecnici di evitare di entrare negli spogliatoi in presenza di Soc/Tes, specialmente minorenni e/o vulnerabili, senza la presenza di un altro adulto responsabile, garantendo così un ambiente sicuro e rispettoso della privacy; 
• gestire le attività sportive, inclusi allenamenti e trasferte, predisponendo soluzioni logistiche che evitino la condivisione di camere o spazi privati tra tecnici e Soc/Tes, in particolare nei casi in cui vi siano minorenni e/o vulnerabili coinvolti; 
• stabilire regole rigorose per l’accompagnamento e il ritiro dei Soc/Tes minorenni e/o vulnerabili dalla loro residenza, assicurando sempre la presenza di almeno due adulti, preferibilmente di genere corrispondente a quello dei Soc/Tes accompagnati; 
• limitare l’accesso degli adulti agli spazi privati dei Soc/Tes minorenni e/o vulnerabili, come alloggi durante le trasferte, a meno che non sia strettamente necessario e sempre in presenza di almeno due adulti, uno dei quali dello stesso sesso dei Soc/Tes presenti; 
• imporre norme di comportamento specifiche negli spogliatoi, volte a prevenire fenomeni di bullismo o cyberbullismo, garantendo che i Soc/Tes minorenni e/o vulnerabili siano sempre sorvegliati da personale responsabile. 

h. Prevenire, durante gli allenamenti e in gara, tutti i comportamenti e le condotte sopra descritti con azioni di sensibilizzazione e controllo, tra cui: 
• organizzare incontri periodici con Soc/Tes, genitori e tecnici per discutere delle politiche di safeguarding e delle problematiche emerse durante la stagione sportiva.

 i. Spiegare in modo chiaro a coloro che assistono allo svolgimento di allenamenti, gare o manifestazioni sportive, di astenersi da apprezzamenti, commenti e valutazioni che non siano strettamente inerenti alla prestazione sportiva, in quanto potrebbero essere lesivi della dignità, del decoro e della sensibilità della persona, attraverso le seguenti azioni concrete: 
• affiggere cartelli esplicativi in tutte le aree di accesso alle strutture sportive e alle zone di svolgimento delle attività per ricordare agli spettatori le regole di condotta e l’importanza di mantenere un comportamento rispettoso; 
• includere un richiamo alle norme di comportamento nel materiale informativo distribuito ai genitori, soggetti cui è affidata la cura di Soc/Tes ovvero loro delegati all’inizio di ogni stagione sportiva, specificando le conseguenze di eventuali violazioni;
• richiedere ai tecnici e ai dirigenti di intervenire prontamente in caso di comportamenti inappropriati da parte degli spettatori, ricordando verbalmente le regole e, se necessario, allontanando dalla struttura chi non rispetta le indicazioni; 
• organizzare incontri, anche durante le manifestazioni sportive e sociali promosse dall’associazione, con i genitori e i soggetti cui è affidata la cura di Soc/Tes ovvero loro delegati, e gli spettatori abituali, sensibilizzando sui valori della società  e sull’importanza di un comportamento sportivo corretto e rispettoso; 
• prevedere l’irrogazione di provvedimenti sanzionatori nei confronti degli spettatori che durante le gare o gli allenamenti tengano comportamenti non adeguati, fino all’allontanamento definitivo dalle strutture sportive della società. 

j. Favorire, nel limite del possibile, la rappresentanza paritaria di genere, nel rispetto della normativa applicabile. 

k. Rendere consapevoli i Soc/Tes in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità adottando le seguenti misure: 
• affissione presso la sede della società del presente MOGCAS e del Codice di condotta adottato e degli eventuali aggiornamenti, integrazioni o modifiche e/o pubblicazione degli stessi sul sito LADIDIDANZA e diffusione nei propri profili social network; 
• affissione presso la sede dell’Associazione e/o pubblicazione sul sito LADIDIDANZA del nominativo del Responsabile Safeguarding nominato dal sodalizio con indicazione del recapito telefonico e/o indirizzo e-mail per poterlo contattare; 
• comunicazione, al momento dell’iscrizione, ammissione, tesseramento, ai Soc/Tes o ai loro genitori o esercenti la responsabilità genitoriale, se minorenni, del MOGCAS adottato da LADIDIDANZA , nonché comunicazione del nominativo del Responsabile Safeguarding nominato da LADIDIDANZA ; 
• comunicazione ai Soc/Tes e ai loro genitori o esercenti la responsabilità genitoriale, se minorenni, circa le procedure da seguire per la segnalazione di comportamenti lesivi al Safeguarding Office
• informazione ai Soc/Tes e ai loro genitori o esercenti la responsabilità genitoriale, se minorenni, circa le misure adottate da  LADIDIDANZA per la prevenzione e il contrasto a comportamenti lesivi. 

Articolo 4 – Tutela dei minorenni e/o vulnerabili – Obblighi 

  1. Chiunque abbia contatti regolari con minorenni e/o vulnerabili in ambito associativo deve fornire il certificato del casellario giudiziale ai sensi della normativa vigente.
  2.  LADIDIDANZA si riserva di sospendere o revocare l’incarico a chi non rispetta i requisiti di idoneità, garantendo la conformità agli standard di sicurezza previsti dagli organismi sportivi affilianti. 

Articolo 5 – Responsabile Safeguarding delle politiche di salvaguardia nominato 

  1. LADIDIDANZA nomina un Responsabile Safeguarding contro abusi, violenze e discriminazioni per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale dei Soc/Tes, in conformità con l’art. 33, comma 6, del D.lgs. n. 36/2021, e lo comunica agli organismi sportivi a cui è affiliata. 
  2. 2. Il Responsabile deve essere una persona di comprovata moralità e competenza, autonomia e indipendenza, immune da conflitti di interessi, in possesso dei seguenti requisiti: 
    • possibilmente, ma non necessariamente, essere regolarmente tesserato presso uno o più organismi sportivi a cui LADIDIDANZA è affiliata; 
    • non aver riportato condanne penali per reati gravi e non aver subito squalifiche o inibizioni sportive superiori a un anno negli ultimi dieci anni; 
    • seguire, in numero adeguato, i corsi di aggiornamento previsti da uno o più degli organismi sportivi a cui LADIDIDANZA è affiliata. 

1. La nomina del Responsabile Safeguarding è resa pubblica mediante affissione presso la sede, pubblicazione sul sito LADIDIDANZA e comunicata agli organismi sportivi a cui LADIDIDANZA è affiliata. 2. Il Responsabile Safeguarding rimane in carica quattro anni dalla nomina e può essere riconfermato. In caso di cessazione o revoca del ruolo, LADIDIDANZA provvede alla nomina di un nuovo Responsabile entro 30 giorni, comunicandolo agli organismi sportivi a cui è affiliata. 

3. Il Responsabile Safeguarding ha i seguenti compiti:
 • promuovere l’applicazione del Regolamento e delle linee guida degli organismi sportivi a cui LADIDIDANZA è affiliata per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni nell’Associazione; 
• adottare iniziative urgenti per prevenire e contrastare abusi, violenze e discriminazioni, segnalando eventuali condotte rilevanti al Safeguarding Office;
 • rispettare gli obblighi di riservatezza imposti dalle normative vigenti; 
• valutare annualmente l’adeguatezza dei modelli organizzativi e di controllo, proponendo aggiornamenti e sviluppando piani d’azione per risolvere eventuali criticità. 

Articolo 6 – Dovere di segnalazione

 1. Chiunque venga a conoscenza di condotte rilevanti ai sensi del presente documento o ritenga che un Soc/Tes sia vittima di abusi, molestie, violenze o discriminazioni ha il dovere di segnalarlo tempestivamente al Responsabile Safeguarding contro abusi, violenze e discriminazioni nominato dalla società. 

2. Le segnalazioni devono essere effettuate con tempestività e riservatezza per proteggere il Soc/Tes coinvolto e consentire una gestione rapida ed efficace della situazione, garantendo che nessuno subisca ritorsioni o pregiudizi per aver fatto la segnalazione. 

3. Il Responsabile Safeguarding contro abusi, violenze e discriminazioni ha l’obbligo di prendere in carico la segnalazione, attivare le procedure previste dal presente regolamento e informare il Safeguarding  delle azioni intraprese, assicurando che tutte le informazioni siano trattate con la massima riservatezza. 

Art. 7 – Diffusione ed attuazione

  1. Il presente documento è pubblicato sul sito internet del sodalizio, se nella sua disponibilità, e/o affisso presso la sede dello stesso ed è portato a conoscenza di tutti i collaboratori, qualunque sia il motivo della collaborazione, al momento in cui si instaura il rapporto con l’Associazione. 

Articolo 8 – Sanzioni

  1. Le violazioni delle norme del MOGCAS e del Codice di condotta adottati  comportano l’applicazione di sanzioni disciplinari proporzionate alla gravità dell’infrazione, che possono consistere in: 
    • richiamo verbale; 
    • ammonizione scritta; 
    • sospensione temporanea dall’attività sportiva; 
    • esclusione definitiva.
  2. Le sanzioni sono applicate dal Consiglio Direttivo o da un organo di giustizia sportiva interno, secondo quanto previsto dallo Statuto e dai Regolamenti della società. 

    3. Le decisioni relative alle sanzioni sono motivate e comunicate per iscritto all’interessato, garantendo trasparenza e il diritto di difesa. 

    4. Contro le decisioni relative alle sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, secondo le modalità previste dallo Statuto e dai Regolamenti.

Articolo 9 – Norme finali

1. Il presente Regolamento entra in vigore alla data della sua approvazione da parte del Consiglio Direttivo LADIDIDANZA, e resta in vigore fino a eventuali modifiche o integrazioni, che dovranno essere approvate con la stessa procedura. 
2. Le modifiche e le integrazioni al MOGCAS devono essere comunicate a tutti i Soc/Tes, con le stesse modalità previste per la sua diffusione. 
3. Per quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento, si rinvia alle norme statutarie e ai Regolamenti degli organismi sportivi a cui LADIDIDANZA è affiliata (CSAIN)