da Facebook post del 10/9/15
“La verità è che neanche io so che fare. Io so peró che è da quando ho 4 anni che non faccio altro che ballare ma soprattutto che l’unica cosa che mi piace fare è ballare. Quando mi chiedono che sport ho fatto, io non so che dire perchè, a parte nuoto,
io ho dedicato tutte le mie energie e il mio tempo libero alla danza (un’arte in realtà).
Avevo da studiare e avevo 200 impegni ma io ho sempre messo la danza al primo posto su tutto perchè le emozioni che una sala da ballo mi dà sono più importanti di qualunque altra cosa. Starei lì per ore e ore a sudare e ad impegnarmi pur di far venire ogni singolo passo perfetto, sul conto giusto e uguale alle altre. Poche persone lo possono capire, per loro è molto più facile comprendere la pallavolo o il calcio, loro ridono solo al pensiero di una ballerina di danza classica, sbadigliano ad uno spettacolo di Bolle o magari proprio si rifiutano di andarci, ma a me tutto questo non è mai successo.
Quando entro in sala mi sento al posto giusto, mi sento di fare parte di qualcosa di speciale nonostante per molti non lo sia, mi sento orgogliosa di quello che ho fatto e volenterosa di continuare a farlo.
Ho fatto danza classica dai 5 ai 12 anni, non volevo lasciare, era tutto ció che avevo ma il nuoto ha avuto la meglio per un anno; l’anno successivo, a 13 anni, stavo uscendo da scuola quando mi hanno appioppato il volantino di laDiDiDanza e una mia amica mi ha detto:” perchè non andiamo a provare hip hop?” E io molto restia ho risposto:” ahaha.. Macchè, che c’entro io con l’hip hop dopo 7 anni di classica?!”. Alla fine della giornata mamma mi aveva convinto a fare la prova e io, timida timida, il giorno dopo sono andata a fare la lezione. In quel giorno mi sono innamorata. È difficile da spiegare ma in quel momento non ho avuto dubbi, volevo continuare, volevo impegnarmi e migliorare, volevo passare da Hip hop 1 a hip hop 2 per poi arrivare a Hip hop 3. Bene! Ce l’ho fatta. Questo è il sesto anno che faccio Hip Hop e ancora mi sembra l’inizio (anche se magari non lo è perchè non sarà la mia professione), ho ancora la voglia e la passione che avevo il primo anno.
La magia che si crea in quella sala non svanisce mai. Le persone che si trovano lì sono speciali perchè tutte condividono questa passione.
Tutte sentono un brivido lungo la schiena quando vedono una coreografia ben fatta e tutte si commuovono ripensando al lavoro ben riuscito che c’è dietro quella coreografia. Credo siano cose che non passano anche se le strade da prendere sono infinite, sono cose per le quali vale la pena provare a farcela nonostante la famosa maturità e i compiti, nonostante i problemi e i 1000 altri impegni.
Ballare mi fa dimenticare di tutto il resto, di chi e di quello che ho intorno. È speciale.
Fare parte di qualcosa di speciale ti rende speciale no?!”